COMPITI SENZA LACRIME: COME TRASFORMARLI IN UN MOMENTO PIU' SERENO
Molti genitori credono che alzare la voce o sgridare i figli sia l’unico modo per farli sedere al tavolo e finire i compiti.
È vero: a volte “funziona”, perché alla fine i compiti vengono fatti, ma a quale prezzo?
Stress, pianti, rabbia e un clima familiare teso sono le conseguenze che si potrebbe tranquillamente evitare.
Fare i compiti non dovrebbe mai essere una battaglia quotidiana, né per i genitori né per i bambini anche perché alla lunga riduce le competenze e la capacità di applicarsi nella scuola.
Alcuni suggerimenti utili
1. Un compito alla volta
Dividere il lavoro in passi piccoli riduce il senso di sopraffazione. Meglio “iniziamo dal primo esercizio” che “finisci tutta la pagina adesso”, se il bambino preferisce partire da quello che gli piace di più non è perché vuole fregarti ma perché in questo modo riduce l’ansia di dover affrontare i compiti.
2. Routine costante
Stabilire sempre lo stesso momento della giornata per i compiti aiuta a creare un’abitudine naturale e meno conflittuale; se questo non è possibile, pensa a come puoi concordare con tuo figlio o tua figlia dei momenti durante la settimana
3. Rinforzo positivo
Un incoraggiamento sincero (“Ottimo, hai fatto un bel passo avanti”) è più efficace delle urla. Il rinforzo positivo costruisce fiducia e motivazione duratura. Attenzione alla continua correzione degli errori, siete genitori non insegnanti!
4. Pausa programmata
Brevi pause ogni 20-30 minuti permettono al cervello di ricaricarsi. Un bambino stanco fa più fatica a concentrarsi, non meno; questo vuol dire saper scegliere momenti di stacco che non siano troppo distraenti, per qualcuno l’utilizzo dei device può essere molto controproducente.
5. Il ruolo del genitore
I bambini osservano e imparano: se mostriamo calma e pazienza, insegniamo che i compiti sono un’attività gestibile, non un campo di battaglia. Fai attenzione e poniti questa domanda: se fossi lì con un altro bambino o bambina ti arrabbieresti così tanto o saresti più paziente? Se la risposta è che adotteresti più strategie per mantenere la calma allora il problema non è solo tuo figlio che non si applica.
Non è normale disperarsi per i compiti
Se i compiti diventano ogni giorno fonte di lacrime, urla e frustrazione, è il momento di fermarsi e chiedere aiuto.
Esistono strategie educative e strumenti pratici che permettono di affrontare i compiti senza conflitti, riducendo lo stress per tutti.
Ricorda: il successo scolastico non si misura con quante urla ci sono state a tavola, ma con la serenità con cui il bambino affronta l’apprendimento.
Vuoi scoprire come aiutare tuo figlio a vivere i compiti in modo più leggero? Contattaci: siamo qui per accompagnarti.
